Abitazione privata
14 Aprile 2021Abitazione Privata
9 Settembre 2021Trullo Melpignano
Il paesaggio salentino è sostanzialmente piatto, uniforme e persistente, ma non per questo monotono.
In questa terra la cultura contadina ha radici profonde ed i modi e le forme dell’insediarsi non si sono perse dietro alle mode ma si sono vincolati alle peculiarità di quelle classi sociali che con la terra, hanno maggiore e più duraturo rapporto.
Il paesaggio salentino è determinato più dall’uomo e dalla sua opera che non dalla natura, gli uomini e le loro storie, le vicende e le necessità hanno definito e reso unico questa porzione di mondo, si può dire che la identità di questa terra sia più di carattere culturale che non geografico.
Ogni angolo della campagna salentina e’ costruito, più o meno occupato dalle pietre che, se da un lato, hanno ostacolato coltivazioni più redditizie, dall’altro, hanno agevolato la costruzione di case, strade e muri di confine.
Il lavoro, l’opera incessante dell’uomo ha trasformato le pietre da barriera o impedimento in forme e segnali esempio dell’ingegno e delle umane capacità. Infondo l’architettura da sempre registra la storia dell’umanità incidendola sulle pietre o con le pietre.
Mettere pietre una sull’altra tracciare e costruire muri è una manifestazione primordiale, istintiva dell’essere umano.
L’intero paesaggio salentino è generato dalla moltitudine di muretti a secco che si intrecciano e si intersecano sino a tracciare una rete che definisce fazzoletti di terra che i contadini hanno strappato alla roccia e coltivato col sudore.
In questo mosaico intrigato si stagliano, puntuali e singolari, delle costruzioni trulliformi (mediamente 40 per Kmq) che sono la più significativa testimonianza del pullulare di contadini operosi.
Comunemente chiamate “caseddhre”, “pagghiare” o “trulli” rappresentano un prototipo di edilizia adottato spontaneamente e venivano costruiti con le pietre ricavate dalla terra dissodata; erano ripari temporanei a pianta circolare o quadrata, a sezione tronco conica o tronco piramidale isolati al centro delle unità o sistemati sui confini per non togliere spazio alle campagne.
Ad un tratto, poi, quel mondo antico e poetico perde forza e significato, perde la capacità di funzionare come luogo di riferimento per la costruzione della propria sopravvivenza e le pietre rischiano di ridiventare ostacoli.
Invece c’è un’azienda che si inventa un lavoro nuovo, contemporaneo che vende servizi e non prodotti, e così un’architettura rurale, arcaica che rischiava di morire, di estinguersi ora, grazie alla lungimiranza di un’imprenditore illuminato, alla capacità creativa di un team progettuale affezionato e attento che tende a recupero e alla reinvenzione di un manufatto in termini contemporanei e lo trasforma da riparo temporaneo in una foresteria.
Si tratta di una tipologia architettonica assolutamente contemporanea che si presta ad ospitare per periodi piu’ o meno lunghi i collaboratori dell’azienda che si trovano ad aver bisogno di un periodo a contatto con gli uffici della sede madre dell’azienda.
Il progetto di ristrutturazione e di reinvenzione di questa architettura consiste nel tracciare e realizzare, senza renderli manifesti tutti gli impianti tecnologici che rendono possibile abitare in maniera confortevole questo spazio.
E quindi, tutta l’impiantistica elettrica e termoidraulica diventano il tema e l’ispirazione di un progetto di arredo contemporaneo, su misura, minimale, essenziale ed artisticamente connotato.
In sostanza è stato realizzato il tracciato di una rete contemporanea di distribuzione dei servizi che si sovrappone alla struttura architettonica prestandosi all’ aggiornamento funzionale ed alla costruzione delle condizioni di confort che trasformano un “ammasso di pietre” murate a secco in una residenza temporanea e contemporanea comunque dotata di un ambiente arredato a giorno con cucina e pranzo, di una camera da letto e un bagno.
L’intervento è stato progettato da Kubico srl architettura degli interni e realizzato nel settembre 2011 a Melpignano.
Che serva da esempio …