Duma Modelling
2 August 2022Youm Music
2 April 2024CB Bottazzo
2008 – 2010 – Galatone
E’ il tempo dei social network, in cui l’interazione tra persone è immediata, fuggente, leggera, tanto da non dare il tempo all’interiorizzazione, all’analisi del concetto. Forse c’è bisogno di una pausa, c’è la necessità di ritrovare l’agorà, di socializzare fisicamente.
Partendo da questa esigenza è nato il progetto di ampliamento dell’azienda CB Bottazzo, leader nel settore abbigliamento.
Kubico architettura degli interni, da sempre precursore e attenta ai cambiamenti, ha pensato questo spazio come un grande contenitore multimediale in cui tutti i sensi devono essere stimolati ampliandone la percezione fin nelle minime sfumature.
Ecco nascere l’immagine nomade del luogo, in cui gli elementi richiamano la strada, il tempo, la dinamicità, l’accoglienza, la riflessione, la partecipazione. La sensazione provata è quella di ritrovarsi in un posto nuovo e al contempo familiare, rilassante e allo stesso modo stimolante. Un contrasto che si crea grazie anche all’uso di materiali di natura diversa ma accostati con maestria fino a renderli partecipi del percorso comunicativo.
Ecco così il legno massello, col suo profumo, la sua rugosità nelle venature ancora grezze, in un inaspettato container metafora del viaggio, e in antitesi il Corian, sintetico, astratto, rigido, efficiente come deve essere l’informazione, usato nei tavoli e nei contenitori.
La trasparenza del vetro è accostata al metallo, così da esaltarne le peculiarità strutturali arricchite dal controllo costante del disegno, sempre presente in ogni particolare, ed insieme, ad esaltare il rapporto volumetrico tra il vecchio ed il nuovo in un alternarsi di pieni e vuoti, di aperto e chiuso, di luminoso ed adombrato. Stesso ritmo che ritroviamo nelle facciate in cui il travertino si nobilita e si decostruisce razionalmente nel disegno.
La luce domina gli ambienti, indicandone percorsi e soste, definendone l’uso, scandendone i tempi così da rilassare lo spirito o catalizzare l’attenzione del fruitore che costantemente è sottoposto a piacevoli invenzioni.